Gps, i navigatori satellitari in crisi

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Il mercato dei navigatori satellitari, almeno in italia, perde colpi. Ed è crisi. Basti pensare che lo scorso anno, il numero di dispositivi GPS venduti in Italia si è fermato a quota 1,241 milioni, contro gli 1,5 milioni dell’anno precedente. Dunque, una contrazione del 20% delle vendite, ma anche una riduzione del volume di affari pari al 30%.

Pessimi dati che fortunatamente non scoraggiano le varie aziende leader (Tom Tom, Garmin e così via). Una dopo l’altra, pian piano, si son viste costrette ad aprire al settore della telefonia mobile concedendo licenze software e tecnologie.

Garmin, ad esempio, ha cercato di superare la crisi proponendo il suo primo smartphone basato su piattaforma Android. Garmin-Asus nüvifone A50, in vendita dal mese di giugno, disporrà di supporto GPS, schermo touch-screen da 3,5 pollici, fotocamera da 3 megapixel con funzione auto focus e geo tagging e 4 GB di memoria interna espandibili con schede di tipo microSD.

Smpre Garmin, a partire dall’estate 2010, dovrebbe essere in grado di proporre la cartografia nazionale TrekMap Italia sulla rete di navigazione satellitare. La prima release estenderà le mappe già presenti per i dispositivi Gps per le regioni Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Attualmente le mappe di TrekMap coprono 73 mila chilometri tra sentieri, itinerari ciclabili e piste ciclabili, e 50 mila punti di interesse escursionistico e turistico.


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