Navigare sicuri: poche semplici regole per vivere il web senza rischi
Di Daniele GrattieriOrmai internet è davvero alla portata di tutti: tra pc, smartphone e tablet, il web è diventato un luogo di lavoro, svago e divertimento sia per i giovani che per gli anziani. Purtroppo, però, non sempre tali dispositivi vengono utilizzati in maniera corretta, con il rischio di cadere in truffe e subire furti di dati sensibili. Vediamo dunque alcune semplici regole per navigare in maniera sicura e senza pericoli.
Che ci si ritrovi a leggere un articolo su un sito web o si stia sfogliando la home del proprio social preferito, la prima basilare regola da seguire quando si naviga in rete è sicuramente quella di essere attenti, di non fidarsi di annunci eccessivamente allettanti e di non cliccare su link di dubbia provenienza. Chi non si è mai ritrovato a essere il fortunatissimo “milionesimo visitatore” di un sito? Ecco un classico esempio di pericolo on line: cadere in una trappola di questo tipo e cliccare sul colorato banner che ci comunica una grossa vincita espone il nostro pc al rischio di virus, spyware e malware, piccoli programmi in grado di danneggiare i dati presenti sull’hard disk e, in alcuni casi, rubare dati sensibili come quelli personali e le password.
Non lasciarsi attrarre da questi improbabili annunci mette quasi del tutto al riparo da rischi di questo tipo, tuttavia talvolta i pericoli sono così ben nascosti da confondere talvolta anche i più pratici utilizzatori di dispositivi elettronici. Dotare il pc o lo smartphone di software antivirus e antimalware diventa dunque l’unica vera soluzione in grado di proteggerci le spalle in qualsiasi momento. Questi semplici programmi, se periodicamente aggiornati, individuano eventuali minacce sul sistema consentendo di eliminarle in maniera facile e immediata. Un altro rischio concreto che si corre in rete è quello di vedersi sottrarre la password di un account in maniera illecita. Quando ci registriamo a un sito internet per usufruire di determinati servizi, oppure su un social network, ci viene richiesto l’inserimento di una password, una parola con la quale accedere all’account in maniera privata che può far gola a eventuali malintenzionati pronti a rubarla con l’inganno. Tale pericolo non è da sottovalutare: basti pensare a ciò che accadrebbe se qualcuno ci sottraesse i dati di accesso all’account di home banking o relativo a un sito di shopping on line e al danno economico che ne conseguirebbe.
Uno dei sistemi più utilizzati per sottrarre username e password agli utenti meno esperti è il phishing, ossia finte e-mail da parte di istituti bancari e finanziari, provider web, siti di aste on line e così via, che riproducono in maniera più o meno credibile il logo e lo stile del mittente. In tali messaggi, che puntano proprio sulla reputazione del soggetto imitato e sulla fiducia che l’utente ripone in quest’ultimo, il truffatore richiede al destinatario di inserire i propri dati su una pagina web appositamente creata, per ricevere, per esempio, un accredito in denaro o per rinnovare l’account. Nel momento in cui la password viene digitata, la truffa può dirsi compiuta.
Per evitare di cadere nella trappola del phishing, la soluzione è una sola: non inviare mai i propri dati personali e di accesso tramite web, in quanto tali e-mail sono sempre truffaldine. Banche, fornitori di energia, siti di giochi on line, e così gli altri operatori, non richiedono MAI via e-mail i dati personali dei propri utenti. In caso di dubbi, è consigliabile contattare il proprio fornitore oppure accedere al sito originale e verificare l’esattezza della comunicazione ricevuta. Anche quando si accede ad aree personali o si usufruisce di un servizio specifico, come avviene nel caso di account per il banking on line o per il gioco, è importante prestare attenzione affinché non si rischi un furto di password, che metterebbe a rischio il proprio denaro. Uno dei sistemi sviluppati per massimizzare la sicurezza degli utenti sono i Token, codici che cambiano continuamente rendendo particolarmente difficile per un eventuale hacker l’accesso abusivo.
I Token rientrano nei sistemi di verifica a 2 passi delle transazioni, nelle quali le operazioni sensibili devono essere autorizzate non soltanto con l’inserimento della password ma anche di un ulteriore codice di verifica riportato su un’apposita chiavetta o inviato tramite sms telefonico. Tra gli operatori più attenti al tema della sicurezza, che hanno introdotto il sistema dei Token già da qualche anno, è possibile citare banche e portali dedicati al gioco on line, come Unicredit e PokerStars, operatori leader nei rispettivi settori non solo dal punto di vista dei servizi ma anche dell’innovazione tecnologica. Quello della protezione dei dati sensibili è dunque un tema sempre caldo, ma soggetto a costanti innovazioni che aiutano gli utenti nella loro navigazione grazie a sistemi sempre più complessi e sicuri. Se il web rischia di diventare una trappola per chi ne conosce poco i pericoli, è dunque anche vero che informazione e attenzione, unite all’utilizzo dei giusti sistemi di protezione, riducono fortemente i rischi rendendo l’esperienza in rete quanto mai piacevole e serena.
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