Hai intenzione di aprire un e-commerce? Le cose che devi sapere
Di nicolettaAprire un e-commerce, ovvero un negozio online, non è più una novità riservata alla fascia più giovane e intraprendente dei commercianti, ma quasi un obbligo per tutti coloro che vogliono non soltanto sopravvivere, ma aumentare il loro fatturato a fronte di un investimento relativamente contenuto.
L’apertura di un negozio digitale non è un’impresa difficile, ma prima di lanciarsi come commercianti elettronici conviene informarsi bene sulle norme burocratiche e avere presenti alcuni importanti principi sulle procedure tecniche, sulle tecniche di web marketing e sulla gestione della logistica per e-commerce.
Per quanto concerne il lato burocratico, le prime cosa da fare sono registrare l’attività presso la Camera di Commercio e seguire tutti i passaggi per aprire una partita IVA. Poi bisogna comunicare al comune in cui ha sede l’attività commerciale la data di inizio della medesima: si fa per via telematica e con firma digitale. In pratica, occorre inviare allo SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).
Dal punto di vista tecnico bisogna implementare un sito su una piattaforma atta a supportare il linguaggio di programmazione PHP e il database dei prodotti messi in vendita. L’interfaccia deve prevedere la presenza di un carrello virtuale, varie modalità per il pagamento, la possibilità di resettare un ordine errato e di scegliere il vettore/corriere preferito. A meno che non siate dei programmatori provetti, vi conviene affidarvi a webmaster esperti o agenzie del settore che vi assisteranno anche in seguito.
Senza promozione non si va molto lontano: quando il sito o portale è live, occorre farlo conoscere mediante tecniche di web marketing che includono l’utilizzo dei social network, la promozione su altri siti mediante appositi publiredazionali, l’apertura di un proprio blog collegato all’e-commerce, l’iscrizione a siti di comparazione prezzi come Kelkoo e in generale delle attività di SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca). Anche qui potrebbe servire l’aiuto di qualche valido consulente specializzato.
Infine occorre avere le idee ben chiare sulla gestione del magazzino. Rispetto a quanto avviene per i negozi tradizionali, i gestori di e-commerce devono acquistare all’ingrosso una maggiore quantità di merce, perché un catalogo troppo scarno non attrae affatto la clientela. Inoltre, si sa che comprare piccole partite di prodotti significa pagare i medesimi a un prezzo più elevato e non potere offrire prezzi allettanti ai clienti. Se non ci si fida del fai-da-te, per i servizi di gestione dei flussi di e-commerce (logistica, stoccaggio e trasporto) è anche possibile affidarsi a servizi che permettono una gestione in outsourcing del magazzino, ponendo la condizione che essi siano integrati in maniera impeccabile con il sito di e-commerce, in modo da ottimizzare le tempistiche operative e i costi di gestione.
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